Che cos’è il poliamore? Non metà della mela ma tanti spicchi

Iniziamo dalla base: poliamore significa avere più relazioni intime sessuali e/o affettive contemporaneamente, con il consenso e la piena conoscenza di tutte le persone coinvolte.
Il poliamore non va confuso con la poligamia, che è il matrimonio di un uomo con due o più donne, e nemmeno con la “coppia aperta”, che consente a entrambi i partner di intrattenere rapporti solo sessuali con altri senza alcun coinvolgimento affettivo.
COS’È IL POLIAMORE?
I poliamorosi non sono persone dedite al libertinaggio, al lasciarsi andare ai soli piaceri sessuali: poliamore non è mera promiscuità, ma espressione di sentimenti, ricerca di affettività e intimità (anche sessuale) dove nessuno tradisce nessuno perché tutto avviene consensualmente, in armonia e rispetto reciproco.
Ogni partner è a conoscenza e approva le relazioni dell’altro, con cui condivide informazioni, emozioni e sentimenti, e tutti rifiutano l’esclusività come condizione fondamentale delle relazioni affettive profonde. Per i poliamorosi il sesso è solo uno dei tanti aspetti di una relazione e può non rivestire un ruolo centrale: fra i partner di un rapporto poliamoroso possono pertanto coesistere relazioni asessuali e relazioni in cui l’aspetto sessuale è predominante, nonché ogni possibile sfumatura intermedia.
LE RELAZIONI POLIAMOROSE
Le dinamiche in cui possono inquadrarsi le relazioni poliamorose sono molteplici: quelle in cui una persona ha relazioni con più partner, ma questi non interagiscono fra loro; quelle in cui rimane il ruolo di una relazione primaria; quelle in cui tutte le relazioni sono egalitarie e l’esperienza affettiva-sessuale viene condivisa fra tutti i partner del rapporto poliamoroso.
Fra tre partner, ad esempio, può quindi instaurarsi una:
– relazione a V, in cui un partner ha relazioni con gli altri due, ma fra questi ultimi non c’è attrazione o coinvolgimento emotivo;
– relazione a T, vi è una relazione primaria, una coppia con un legame forte, che frequenta un partner secondario;
– triade, fra le tre persone esiste una relazione poliamorosa paritaria: i partner sono in equilibrio, tutti reciprocamente attratti ed emotivamente coinvolti.
Qualunque sia la dinamica di un rapporto poliamoroso, alla base vi è sempre la sincerità e il voler sentirsi liberi di condividere l’esperienza dell’amore superando le imposizioni sociali che considerano la monogamia come unica relazione possibile e accettabile.
Nei confronti del poliamore c’è tanta diffidenza, ancor più che nei confronti della poligamia, spesso in qualche modo “compresa” come espressione di culture diverse dalla nostra.
Eppure l’essere umano è per natura poligamo: l’esperienza della monogamia è stata “costruita” nelle culture per garantire alla prole la paternità. Inoltre il poliamore a differenza della poligamia, in cui un uomo può avere più donne, è del tutto paritario: le differenze di genere scompaiono.
FALSE CREDENZE CIRCA IL POLIAMORE
“Il poliamore va bene per chi non è geloso e dunque non ama per davvero”
La gelosia è presente anche nei rapporti poliamorosi, ma non costituisce un limite alle possibilità di amare perché cambia il modo di gestirla.
Le persone che scelgono il poliamore considerano la gelosia un sentimento da accogliere, elaborare e superare, facendone occasione di crescita personale, di superamento del senso di inadeguatezza e di affermazione come persona completa e autonoma. I poliamorosi condividono tutto, stati d’animo ed emozioni, e cooperano per ovviare a tutto ciò che determina sofferenza e disagio.
Tutto avviene alla luce degli occhi di ogni partner: si disinnesca la gelosia – che nasce dal dubbio e dall’incertezza – e si apre la strada a quella che i poliamorosi chiamano “comprensione”, il sentimento di gioia che si prova quando il partner prova piacere da un’altra relazione, di essere felice quando il partner è felice.
Un passaggio ovviamente difficile da comprendere per chi nei rapporti sentimentali vuole essere trattato come unico e irripetibile e desidera esclusività assoluta.
La grande lezione che tutti, anche i monogami, possono imparare dal poliamore è che la gelosia non è dimostrazione di amore, ma una forma di possessività legata alle nostre insicurezze e al nostro non sentirci “mai abbastanza”.
“Chi pratica il poliamore è incapace o non vuole avere relazioni durature e profonde”
Chi pratica il poliamore ha un modo diverso di vivere e concepire le relazioni: la qualità di un rapporto non dipende dalla sua durata, ma da altri fattori, come il benessere e la felicità di essere sempre se stessi.
Non di rado poi la trasparenza e il dialogo che connotano le relazioni poliamorose fanno sì che queste possano essere durature e non meno superficiali delle relazioni monogame, dove il tradimento si accompagna alla mancanza di comunicazione di emozioni e sentimenti.
“Il poliamore è una giustificazione al tradimento”
Tradire implica una menzogna che nel poliamore non esiste. I valori del poliamore sono la sincerità e l’accettazione dei diversi rapporti da parte dei partner: non si viene meno a nessun patto e non si vìola alcuna fedeltà.
In un rapporto poliamoroso il tradimento esiste nella misura in cui si rompe il patto di sincerità e condivisione: tradimento sarà la scappatella tenuta segreta, non le relazioni poliamorose praticate con il consenso e la trasparenza di tutti i partner.
Consigli per chi vuole avventurarsi in una relazione poliamorosa.
Il consiglio è di non avvicinarsi al poliamore allo scopo di avere più relazioni sessuali possibili.
Il poliamore è amore per se stessi, per la propria libertà e per la libertà di chi si ama.
Il presupposto è pensare che nessuno possa concedersi all’altro o accogliere l’altro in modo completo e che solo attraverso più partner e più relazioni, nel rispetto di tutti, è possibile conoscere e sviluppare ogni parte del proprio sé a livello affettivo, sessuale e relazionale.
Talvolta può accadere di farsi trascinare in una relazione poliamorosa per amore dell’altro: l’importante è che vi sia un’accettazione consapevole della relazione e di tutto ciò che essa comporta.
Sarà necessario superare l’iniziale gelosia e ampliare la propria idea di fiducia, non mentire ed essere onesti, tenendo a mente che vanno scelte le cose che ci fanno felici: se una relazione poliamorosa non ci fa felici vuol dire che il poliamore non fa per noi.
Per chi predilige la monogamia
Essendo sempre stati abituati alla monogamia, si tende a giudicare come negativo e strano tutto ciò che si discosta dall’amore “tradizionale”.
Il suggerimento è quello di non criticare il poliamore solo perché appare “strano”: ognuno di noi è libero di scegliere e sperimentare ciò che lo soddisfa e lo fa star bene.
Chi sceglie la monogamia lo fa perché la ritiene più incline al proprio essere e il giusto percorso per essere felice. Anche il poliamore è una scelta per essere felici, al pari della monogamia. Se il poliamore può far stare bene i partner che lo scelgono, perché dunque giudicare e/o condannare?