Come funzionano i vaccini? E perchè non hanno tutti la stessa efficacia? La risposta di Aureliano Stingi

di Aureliano Stingi 

Twitter @AurelianoStingi

dì Aureliano Stingi

Partiamo dalla domanda più semplice: a cosa serve un vaccino? Il vaccino è una sostanza che stimola la risposta immunitaria contro un potenziale patogeno esterno: non è un farmaco vero e proprio in quanto ci aiuta a prevenire la malattia.
Come viene stimolato il nostro sistema immunitario? Tramite la presentazione controllata del patogeno intero o parti di esso. Facciamo un esempio; immaginate il nostro corpo come una città e il nostro sistema immunitario come un esercito. Il virus in questo caso può essere un ladro che prova ad intrufolarsi nella città, per derubarla e danneggiarla.
Abbiamo diverse strategie per avvertire il nostro esercito della potenziale presenza in futuro del ladro:
1) possiamo uccidere un ladro o renderlo inoffensivo e mostrarlo all’esercito, cosi com’è per intero (SINOVAC)
2) possiamo prendere un oggetto caratteristico del ladro (piede di porco) e mostrarlo all’esercito (Pfizer, Moderna, J&J, NVAX).

 

Nell’immagine vediamo schematizzati i principali tipi di vaccino per la Covid19.

 

 

Nel caso del Sars-Cov2 l’elemento caratteristico del virus è la famosa proteina Spike, di cui abbiamo già parlato in passato su “I Fatti Capitali”.
I diversi vaccini disponibili oggi, tramite differenti strategie, presentano al nostro sistema immunitario la proteina Spike in modo che quando ci troveremo di fronte al virus vero, intero e funzionante, il nostro sistema immunitario sarà pronto ad attaccarlo e a distruggerlo.
I vaccini presenti in Europa al momento (Pfizer, Moderna e AstraZeneca) sono costituiti da parti del virus e non dal virus intero, ecco perché è impossibile che il vaccino possa provocare la malattia.

 

Uso una semplice analogia per sottolineare il concetto:
Immaginate un cane, un cane minaccioso, immaginate di fargli una foto e di mostrare la foto a vostro figlio, per insegnarli a riconoscere quel cane ed evitarlo. Ecco, è possibile che la foto morda vostro figlio? NO
Il vaccino è esattamente come quella foto, avverte il vostro sistema immunitario e lo addestra contro il Sars-CoV2 ma non esiste al mondo che vi infetti con il virus intero, poiché è solo una foto.

 

 

 

Il vaccino oltre a presentare virus o parti del virus deve stimolare la risposta immunitaria e per fare ciò si usano delle sostanze dette adiuvanti. Gli adiuvanti stimolano il sistema immunitario e rafforzano la risposta contro il virus o il pezzetto di virus presentato nel vaccino.
A questo punto è chiaro che possono esserci parecchie differenze nei vaccini contro lo stesso patogeno. Ad esempio per il Sars-CoV2, al momento, in Europa abbiamo 3 vaccini disponibili , Pfizer, Moderna e Astrazeneca i primi due, detti a mRNA hanno un efficacia simile nel prevenire la malattia e la malattia grave(circa 90%), mentre il vaccino di AstraZeneca ( piattaforma adenovirale) ha mostrato un’efficacia relativamente più bassa(70%).

 



 

PERCHE’ VACCINI PER LA STESSA MALATTIA MOSTRANO RISULTATI DIFFERENTI?

 

Esistono diverse possibili spiegazioni:
1) Discrepanza tra efficacy e effectivness:
Prima di tutto dobbiamo introdurre due concetti: efficacy e effectivness.
Sfortunatamente in Italiano entrambe le parole si traducono con “efficacia”, ma in realtà esprimono due concetti leggermente diversi: “efficacy” è la capacità di un intervento di produrre un effetto; “effectiveness” è la capacità di ottenere un risultato desiderato. Quando vediamo i dati dei clinical trials dobbiamo ricordare che i valori espressi sono di efficacy (gruppi di individui selezionati, follow up medico, variazione nei comportamenti dei partecipanti etc) l’effectivness si può valutare solo quando il vaccino viene somministrato ad una grossa fetta della popolazione in condizioni ‘reali’ e non controllate come nel trial clinico. Questa è una prima discrepanza che potremmo osservare tra i diversi vaccini, magari nel trial si sono ottenuti risultati sorprendenti ma poi nella popolazione generale l’efficacia è minore.
2) Ogni vaccino (piattaforma vaccinale) presenta parti del virus diverse ed in modalità diverse:
I vaccini di Moderna e Pfizer introducono le istruzioni per assemblare un pezzetto del virus nel nostro corpo tramite delle goccioline di olio (liposomi). AstraZeneca utilizza un virus (innocuo) per introdurre nel nostro corpo le istruzioni per costruire la spike protein del Sars-Cov2.
Sia la piattaforma (RNA in liposomi, adenovirus) che la parte di virus utilizzata possono incidere drammaticamente sull’efficacia del vaccino.
3) L’efficacia del vaccino può variare in base alle caratteristiche della popolazione vaccinata
La risposta ad una vaccinazione cambia sensibilmente tra diverse popolazioni e pure all’interno della stessa popolazione, la differenza più evidente è tra le diverse classi di età. Dal punto di vista immunitario anziani e bambini possono reagire in maniera totalmente diversa.

 



 

In conclusione, al momento stiamo vedendo alcune differenze nell’efficacia dei vari vaccini, dobbiamo ricordarci che sono stati sviluppati in meno di un anno ed averne più di uno disponibile sul mercato con un’efficacia >50% è un evento sensazionale. Dal punto di vista scientifico una dei più grandi successi dell’epoca moderna.
Il mio consiglio è di vaccinarsi il prima possibile ( in base alla disponibilità) con qualsiasi vaccino disponibile.
Siamo in una fase dell’epidemia in cui qualsiasi mezzo che riduca la circolazione del virus e la sua severità è FONDAMENTALE.  Ricordiamoci che il vaccino per l’influenza ha un efficacia relativamente bassa (40-60%) ma salva ogni anno milioni di vite.
Il vaccino purtroppo non sarà la pillola magica che ci farà uscire da questa situazione, ma sicuramente ci aiuterà moltissimo.

 

MASCHERINA ANCHE DOPO IL VACCINO

 

Prima di concludere vorrei precisare un concetto che purtroppo spesso è sottovalutato/incompreso.
I vaccini attuali (quelli approvati in Europa) hanno come obbiettivo quello di ridurre la malattia grave, e in maniera diversa fanno tutti un egregio lavoro. Altra storia è un vaccino che ci rende immuni dalla malattia,  ottenendo l’ immunità sterilizzante. L’immunità sterilizzante non solo non ci fa ammalare di Covid19 ma impedisce di trasmetterla dovessimo entrare in contatto con un positivo.
Al momento purtroppo non sappiamo se i vaccini attuali garantiscono questo tipo di immunità, quindi mascherina sul naso anche dopo il vaccino!

 

 



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