Cosa sta succedendo in Cile?
A Santiago, capitale del Cile, il Presidente Pinera Echenique ha proclamato lo stato di emergenza, a seguito delle violenze che si stanno registrando in questi giorni.
Alla base della violenta protesta in atto in queste ore, ci sarebbe il caro vita e, in particolare, l’aumento del prezzo dei trasporti, giunti a costare fino a 831 pesos cileni (circa un euro)
I manifestanti sono per lo più studenti universitari e giovani, che hanno devastato, fra l’altro, la metropolitana di Santiago, una delle più moderne di tutto il Sud America e dato fuoco, poche ore fa, alla sede dell’Enel.
I palazzi delle multinazionali sembrano essere il nuovo bersaglio di una escalation che Pinera, espressione del centro destra cileno, sta cercando di limitare, aumentando i poteri della polizia attraverso la proclamazione dello stato di emergenza.
Il Cile è uno dei pochi Paesi ad avere registrato una sostanziale crescita del PIL negli anni post crisi, con una media del +6%, a partire dal 2011, ed un tasso di disoccupazione sceso fino al 5.6%.
Questi numeri, evidentemente, non hanno impattato in modo così decisivo nelle disuguaglianze sociali, ancora fortemente avvertite da gran parte della popolazione.
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Foto https://pixabay.com/it/illustrations/cile-bandiera-nazionale-1460323/