“Il dono” di Marcello Donati
Marcello Donati è stato fra i più giovani presidi d’Italia – nominato ad appena 36 anni, nel 1981 – impegnato politicamente e fondatore di numerose riviste, in un’epoca del nostro Paese di vivace, allegra ed intensa attività culturale. Marcello Donati, uomo, cittadino e poeta, è scomparso nel 2017.
L’opera “Il dono” contiene tutta la sua attività letteraria, partendo da lavori già pubblicati come “Luoghi e giorni” (1994) o “L’isola nascosta (2000), fino ad arrivare alle poesie inedite.
Attraverso la sua lettura si scopre la sensibilità di un scrittore innamorato della parola, dei suoi affetti più cari ma anche del ruolo ricoperto all’interno – e per- la società, nel solco di una vita privata e pubblica in armonico equilibrio.
“Il dono” si muove fra elegia e racconto, tra effusione lirica e storia, conservando un’andatura classica, fatta di ritmo, figure retoriche adoperate con maestria ed uno stile volutamente semplice e colloquiale.
Il filo della memoria non si perde nel rimembrare solo ciò che è perso, intercettabile unicamente nei ricordi, ma, da poeta con mandato di rappresentanza, Donati offre la sua opera, nel racconto degli eventi apicali, come testimonianza della storia collettiva.
Un’opera preziosa, una pubblicazione intensa e complessa nella sua semplicità, oltre l’intimismo tradizionale del poeta, nel segno distintivo di chi è stato un appassionato educatore.
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