Intervista all’epidemiologo Danilo Klein: il covid19 in Brasile e l’Italia vista oltre Oceano
dì Ennio Ricanelo, corrispondente dal Brasile per “I Fatti Capitali”.
San Paolo – Il governo in mezzo al ciclone e il Brasile in guerra contro il COVID-19.
Ho intervistato il Dott. Danilo Klein, epidemiologo laureatosi all’Università di Rio di Janeiro -e spesso ospite dei programmi brasiliani più seguiti – per capire quale possa essere il decorso del coronavirus nei paesi tropicali.
Nel sistema pubblico brasiliano la scarsità di posti letto in terapia intensiva è preoccupante. L’isolamento sociale è la strada giusta per tamponare tale carenza strutturale?
Prima di tutto volevo ringraziare l’Italia per il sostegno dato al mondo attraverso numeri chiari e trasparenza. Hanno aiutato anche il Brasile a premunirsi contro il COVID-19. Siamo vicini a voi, agli italiani, per tutto il dolore che state provando.
Per quanti non la conoscano, dobbiamo innanzitutto dire che la sanità brasiliana non è la peggiore del sudamerica.
Abbiamo un sistema che abbraccia tutto il territorio nazionale: pubblico, universale e gratis. Qualunque persona abbia problemi di salute, indifferentemente dalla nazionalità e dalla condizione finanziaria, riceve le cure necessarie. Un fatto non scontato per una Paese così grande.
Il sistema pubblico, insieme a quello privato, garantisce in teoria un buon numero di posti letto. Ovviamente, restiamo dietro agli Stati Uniti e alla Germania, ma siamo messi meglio di altri paesi europei.
Il problema di questi posti letto è che sono mal distribuiti, concentrati nelle zone più ricche del Paese e nelle grandi città. Gli investimenti nel settore sanitario pubblico sono stati fatti solo in alcune, specifiche regioni. La nostra struttura urbana e la gestione delle favelas è, forse, il problema numero uno per il controllo dell’epidemia e la tenuta del sistema sanitario.
In Brasile c’è un problema di comunicazione fra il mondo scientifico e la politica?
Abbiamo visto un ministro della sanità (Mandetta ndr) propenso ad ascoltare ciò che dice la scienza. Dall’altra parte c’è un presidente sempre più sensibile ai risvolti politici. Mandetta sta lavorando bene secondo me, è il nostro punto di forza. Il popolo crede in lui ed è diventato un vero leader negli ultimi tempi.
La quarantena brasiliana non riguarda sicuramente il 100% delle persone, poiché non abbiamo adottato multe, arresti ed altre pene per chi non la rispetti. In ogni caso, il commercio è sostanzialmente fermo e si sta lavorando per rendere il lockdown ancora più stringente
La nostra economia rischia di collassare, e temo sarà così, ma è meglio sacrificare l’economia che non le vite.
In una diretta streaming insieme ai leader religiosi, Bolsonaro ha dichiarato che i brasiliani più poveri sono resistenti al virus a causa delloro abitudini e delle condizioni sociali pregresse. Cosa ne pensi?
Penso che i brasiliani si comportino come qualsiasi popolo del mondo e non siano assolutamente resistenti a nulla.
Il Brasile è un paese con una disuguaglianza sociale evidente, abbiamo tante persone che vivono nelle favele, persone deboli, che dobbiamo proteggere. Si può guardare solo con tristezza alla affermazioni di Bolsonaro.
Come andrebbero gestite le favelas in questo momento?
Molti Stati stanno dando la possibilità di affittare stanze in hotel. A Rio de Janeiro ci sono già tante strutture che ricevono persone risultate positive ai tamponi.
I più anziani alloggiano senza nessun costo. Il rischio di contaminazione nelle favelas è molto alto: quella dell’isolamento negli hotel è una buona strada.
Quando inizierà a scendere il numero dei contagi?
Qui in Brasile il virus è arrivato più tardi rispetto all’Europa e stiamo ancora cercando di ritardare il picco, per preparare meglio il sistema sanitario, oltre che per attuare un massiccio approvvigionamento di mascherine e dispositivi di protezione.
E’ molto probabile che la nostra pandemia durerà più a lungo di quella italiana. Dobbiamo rallentare la diffusione dei contagi per amministrare il problema.
Caos mascherine: quelle monouso sono destinate ai medici. Per tutti gli altri, al momento, il ministro della Sanità ha consigliato l’utilizzo di quelle artigianali.
Per quanto riguarda quelle fatte in casa non è possibile, ovviamente, avere un riscontro sulla loro effettiva efficacia. Con l’alto numero degli asintomatici è comunque doveroso coprire mani, bocca, naso e occhi: quindi, data la situazione, possiamo dire che quelle d stoffa siano “meglio di niente”.
Sapone, gel igienizzante e alcool etilico sono i principali metodi per pulire le mani. L’alcool etilico inizia a mancare in Brasile.
Quello al 40% può essere utilizzato o non ha nessun effetto?
Quelli inferiori al 60-70%, venduti generalmente nei supermercati, non sono indicati, in quanto incapaci di rompere la parete del virus.
Sappiamo che in Italia sono tante le aziende impegnate nella produzione di mascherine e dispositivi di protezione per aiutare il Paese in un grave momento di difficoltà. In questo senso, il governo brasiliano si sta muovendo per fare qualcosa?
Non esiste alcuna imposizione da parte del Governo brasiliano verso le aziende, le quali, in ogni caso, agiscono autonomamente per produrre dispositivi di sicurezza. Ci sono molte iniziative non regolate dalla politica.
Quanto siamo vicini al vaccino?
I vaccini hanno bisogno di un processo molto severo. Servono lunghe sperimentazioni per testarne l’efficacia. Stiamo parlando di un vaccino che andrebbe somministrato a tutta la popolazione mondiale, non si può correre il rischio di andare incontro a effetti collaterali gravi. È necessario essere molto cauti.
È molto probabile che, per quest’anno, dovremo affrontare il virus senza un vaccino.
Quali sono i veri benefici della terapia con la clorochina?
Nella relazione con la Clorochina o idroxidoclorochina (medicine utilizzate per curare la malaria) gli studi sono soltanto all’inizio. Fino ad ora non abbiamo avuto risultati così solidi da permetterci di estendere la cura a tutti.
Al momento non c’è nessuna medicina realmente efficace contro il virus. In Brasile, i test con i farmaci su citati, al momento vengono effettuati sui pazienti più gravi.
Al link, una delle interviste televisive rilasciate dal Dott. Danilo Klein: https://globoplay.globo.com/v/8465538/
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