Lettera al Pres. Conte, Babbo Integrazione e alla renna Tridico




 

Caro Presidente Conte,

mi chiamo Pierpaolo Baratti B., abito a Dusseldorf, vicino Caserta. Ho troppi anni ma frequento ancora la scuola dell’Infanzia Santissima Trinità Immacolata Vergine Addolorata e Disperata in contumacia.

In famiglia e a scuola seguiamo tutte le Sue indicazioni. Avrà notato il pronome possessivo in maiuscolo “Sue”, insegnatomi dalla maestra con il prezioso abbecedario grazie al quale svolgiamo le nostre lezioni nella malga, vicino il Monte Rosa, fra capre e cavoli. A proposito della scuola, la prego di smetterla di inviarci tutti quei banchi con le rotelle che qualcuno finisce sempre a valle.

Ad ogni modo, noi igienizziamo sempre le manine, stiamo a distanza dalle altre persone, soprattutto se extracomunitarie che “quelle non si sa mai”, come dice mamma, e gli adulti mettono la mascherina: sotto il naso, sotto il mento, sotto la doccia.

 



 

Questa mattina ho chiesto alla mamma quanti giorni mancano alla Babbo Natale cassa integrazione di luglio, agosto, settembre, ottobre, perché manca un mese a Natale.

Volevo chiederle se può fare eventualmente un colpo di telefono all’aiutante di Babbo Natale, Pasquale Tridico, quella grandissima renna, per consentirgli di assegnare il dovuto, onde evitare che papa continui a citare ogni santa sera il nome della mia scuola davanti alla signorina Gruber.

Le prometto che, oltre al lattino, al grappino, al whiskino, alla vodketta e al vinello, metterò sotto l’albero anche l’igienizzante, una quintalata di igienizzante, una doccia.

Le auguro buon lavoro e spero che potrà fare questa eccezione….

“Aspetto la Sua risposta almeno lo posso direi ai miei amici che sono incazzati neri”

Grazie,

Pierpaolo Baratti B.

 




immagine https://pixabay.com/it/photos/natale-capodanno-cartolina-1911637/

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