L’Intervista Capitale a @La Skilly : “Comunicazione, ambiente, migrazioni: restiamo umani?”
@LaSkilly, iscritta su twitter dal settembre 2010, 12k followers circa, ma anche una pagina facebook (https://www.facebook.com/cosacedibuono) e una trasmissione radiofonica, da Lei ideata: “Cosa c’è di buono su radio in blu” (www.radioinblu.it)
Cosa rappresentano per te i social?
I social sono una meravigliosa finestra sul mondo, una possibilità per far conoscere in modo veloce quello che ritieni importante divulgare, un modo per confrontarsi con tante persone. Io faccio radio da circa 30 anni, la comunicazione è da sempre la modalità che ho scelto per raccontarmi e parlare del mio impegno sociale e civile. I social allargano la platea, sono per me una continuazione di quello che faccio davanti al microfono.
Trovi differenze sostanziali nelle interazioni fra gli utenti di facebook e twitter?
Assolutamente si.
Facebook è stata la piattaforma che mi ha avvicinata ai social e, da anni, uso solo come blog per la mia trasmissione. Ho notato che, nonostante si abbia una possibilità illimitata di utilizzo dei caratteri, ci sia poca interazione: molti like, soprattutto quando si postano foto, o aforismi, ma raramente si approfondiscono gli argomenti.
Twitter è più smart, veloce, sintetico: è il mio social. In questi anni ho costruito dei rapporti, conosciuto una bella umanità, è un continuo stimolo. Alla lunga, è ovvio, ognuno si crea la sua bolla di contatti ed interessi, ma trovo che l’interazione sia più personale, più intima.
Cosa miglioreresti nel mondo dei social?
Mi spaventa la diffusione incontrollata delle fake news. Stanno creando un mondo parallelo, falso e pericoloso, che fa leva sugli istinti più bassi.
Non so come si possa combattere questo che reputo un vero pericolo per la formazione del pensiero. Non tutti hanno gli strumenti per farsi domande, molti accettano quello che fa piacere sentirsi dire, e lo trovo di una pericolosità inaudita
Sei favorevole alla censura?
No.
La libertà di espressione deve essere sempre garantita, a chiunque. Sono però molto severa con gli haters. Se “limitare” chi insulta e crea mostri basandosi sulle fake news, chi non ha rispetto per le idee altrui e lo mette alla gogna, solo per di idee politiche differenti, significa censurare, si, in questo caso sono d’accordo.
Il tuo account twitter è caratterizzato da due argomenti: ambiente e migranti. Credi siano i temi del futuro?
Sono due temi strettamente correlati. E’ fondamentale comprendere che la mancanza di equità sociale ed ambientale è legata in modo stretto alle migrazioni.
“La sopravvivenza di decine di milioni di persone in tutto il mondo , soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, e ovviamente in Africa, dipende già oggi e dipenderà sempre di più nel prossimo futuro dalla capacità di adattarsi e resistere all’impatto del cambiamento climatico e di eventi sempre più estremi, come siccità prolungate e durissime.” E’ questo l’allarme lanciato da Oxfam, organizzazione che lotta contro le disuguaglianze, in occasione dell’inizio del Climate Summit delle Nazioni Unite a New York, attraverso un nuovo rapporto che pone l’accento in particolare sulla catastrofe climatica che sta devastando il Mozambico e il Corno d’Africa. E’ chiaro che le guerre e la fame porteranno sempre di più a migrare, da un continente all’altro.
Siamo in un momento storico per l’umanità , un momento di svolta, di grande transizione: non abbiamo molto tempo.
Tutto ciò che davamo per certo deve essere messo in discussione, nell’ambito di un cambiamento radicale che spaventa, perché mette in gioco le nostre certezze: siamo di fronte ad una grande sfida.
Le azioni per salvare il clima terminano spesso nel paradosso, perché cozzano con la struttura attuale delle attività produttive ed i costi relativi al loro ammodernamento. Sei ottimista riguardo le soluzioni che si possono trovare a livello internazionale?
Siamo immersi in un sistema capitalista, produzione e consumi illimitati, non è più possibile sfruttare il pianeta, non ci sono più risorse o, meglio, ne consumiamo più di quanto il pianeta ne possa offrire. Ci sono molti paesi che da decenni lavorano per cambiare lo stato delle cose, la transizione non può avvenire da un giorno all’altro.
In Italia non c’è stata lungimiranza, nonostante gli scienziati ci abbiano avvertiti da decenni.
No, non sono ottimista, credo manchi la consapevolezza di quello che ci aspetterà, e la volontà di un serio cambiamento. Dovremmo aver già lavorato in questi decenni per la dismissione delle fonti fossili a favore delle rinnovabili, riconvertire le aziende,incrementare il riuso di materiali e non l’uso delle materie prime, attenzione e prevenzione del territorio e non cementificazione, stiamo sprecando una grande possibilità: nuovi posti di lavoro e qualità di vita migliore per le prossime generazioni
Sostenibilità e greenwashing (neologismo indicante la strategia di comunicazione di imprese, organizzazioni o istituzioni politiche finalizzata a costruire un’immagine di sé ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale): pensi si tratti di casi isolati, oppure ci troviamo spesso di fronte a “pubblicità ingannevole”?
La sostenibilità oggi va di moda, è un termine entrato nel vocabolario comune, e spesso abusato. Noi consumatori abbiamo una grande forza, che spesso ignoriamo: possiamo decidere l’andamento del mercato con le nostre scelte e le non scelte.
Non voglio pensare che sia diffusa la scelta delle aziende di cavalcare l’onda, ma il rischio c’è e come sempre dovremmo essere noi a tutelarci in questa giungla di messaggi pubblicitari. Non tutto quello che ha il termine “bio” è naturale, non basta una confezione verde per rispettare i canoni della sostenibilità ambientale e sociale: “occhi aperti”.
Sul tema migranti in molti si limitano ad affermare: “non possiamo accoglierli tutti”. Cosa rispondi a dichiarazioni come queste?
Io sono per un mondo aperto, senza frontiere nè muri. Ogni volta che leggo questa frase mi domando cosa significhi “non possiamo accoglierli tutti”: tutti, quanti sono?
Siamo stati i primi migranti, lo siamo anche oggi, e i numeri sono spaventosi, ma noi abbiamo i documenti e possiamo permetterci di scegliere la destinazione dove poter cercare fortuna.
Non sono una statista ma, da essere umano, resto allibita ogni qual volta si impedisce, a chi arriva qui, di poter cercare una vita migliore per se e la sua famiglia, non tollero vedere un altro essere umano trattato come un pacco, vessato ed abbandonato a se stesso.
Se le persone se sono in difficoltà, se scappano dalle guerre e dalla fame, abbiamo il dovere di salvarle, aiutarle e dargli la possibilità di un riscatto umano. La politica ha il compito di creare le condizioni migliori per quella che non è più un’emergenza da tempo. In Italia abbiamo tantissimi borghi abbandonati, intere zone spopolate, perchè non creare e duplicare modelli come Riace, Mimmo Lucano ci ha dimostrato che si può fare.
Gli italiani sono un popolo a maggioranza razzista, oppure hanno perso parte della loro umanità a causa dell’influenza negativa della comunicazione mainstream e della rete?
Gli Italiani non sono un popolo razzista, c’è molta ignoranza, nel senso di ignorare, su questo tema che ciclicamente torna in auge, innescato da vari fattori. E’ un mondo fermo quello che ha paura dell’altro che lo stigmatizza per il colore della pelle o per la provenienza, che si erge ad essere superiore, e certamente la poca responsabilità nell’uso delle parole la propaganda che ha “utilizzato” come spauracchio la paura dell’altro ha contribuito a tirar fuori la parte parte più becera di chi pensa che tutti i suoi problemi siano da imputare a chi è diverso.
Non credo affatto che la maggioranza degli italiani sia razzista ma chi diffonde odio spesso urla di più
Facciamo un gioco. Hai 5 minuti di “pieni poteri”: quali sono le tue prime decisioni politiche?
Urca, cinque minuti di pieni poteri? Ok.
Farei trasmettere in contemporanea, ovunque, in ogni ufficio, scuola, piazza, bar, “Imagine” di John Lennon, con una richiesta: dopo abbracciate chi vi sta vicino. Lo so, non cambierà il mondo, ma sono sicura che sarebbe un buon inizio 🙂
Grazie @LaSkilly !
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