“Non esistono piccole donne” dì Johannes Bückler




 

dì @GuidaLor

 

 

“Non esistono piccole donne”, edito da People, segue il fortunato successo letterario di Johanes Bückler pubblicato nel gennaio 2020 con il titolo: “Non esistono piccole storie“.

 

Nella sua ultima raccolta, JB soffia su carta delle bolle in rosa che fluttuavano negli archivi della memoria, vicino a quell’uscio dell’oblio dove l’autore si aggira con il retino, collezionando storie a vantaggio del lettore, in riscatto alla storia e ai suoi protagonisti. 

 

Biografie come sempre incisive, da leggere tutte di un fiato, lasciandosi trasportare da un’epoca all’altra, dall’Europa alle Americhe e fino all’Asia, in un viaggio che si pone l’obiettivo di riportare alla luce testimonianze di vite coraggiose, affinché non si perdano nelle dimensioni parallele in cui si muove l’umanità.

 

Le storie di Buckler, come bolle cristallizzate nel tempo, sono attraversate dalla luce degli anni solo per esprimere in colori differenti valori che dovrebbero essere universali.

 



 

Donne di coraggio, coerenza, passione: intelligenze che non si piegano alla consapevolezza del punto di rottura al quale vanno incontro nelle differenti società che vivono, accomunate da una cultura maschilista superata, insieme ai suoi pregiudizi, con la forza della tenacia: caratteristica femmina per antonomasia, cocciutaggine di chi può moltiplicare la vita.

 

Johannes  Bückler  propone le vicende di donne straordinarie seminando, a suo modo, il terreno di un futuro nel quale dovremo continuare a coltivare i valori dell’uguaglianza, dell’equità, del rispetto e della parità fra i sessi, soprattutto attraverso il valore dell’esempio: unica maniera di tramandare efficacemente l’insegnamento lasciatoci dalle splendide protagoniste di “Non esistono piccole donne”.

 

Opera come sempre a vantaggio di un pubblico trasversale, dal mio punto di vista sarà ottima scelta letteraria in previsione del prossimo Natale.
Un regalo per il pubblico più giovane, stimolato da questa lettura all’approfondimento della storia attraverso la narrativa concentrata in poche righe tipica di JB: persona, prima che utente, capace di intendere l’utilità del mezzo social in maniera originale, senza quella vanità che colpisce e spesso oscura l’ottimo lavoro di molti altri autori.

 






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