Paradisi fiscali per pensionati : il fenomeno dei migranti previdenziali

State per andare in pensione e volete spassarvela “fino alla fine”? Il consiglio è quello di spostarsi in questi Paesi: Portogallo, Malta, Cipro, Emirati Arabi, Thailandia, Tunisia, Marocco e Repubblica Dominicana.

Le nazioni sopra citate, offrono infatti una fiscalità privilegiata a quanti siano disposti a trasferire la propria residenza.

Il Portogallo, per esempio, regala un decennio di esenzione fiscale; la Tunisia un abbattimento dell’80%. Cipro offre un’aliquota marginale massima del 3.5%, Malta al 15%.

 

Se invece volete trasferirvi a Dubai, dovrete prima soddisfare un requisito: dimostrare di ricevere una pensione superiore ai  4.800 euro al mese.

 




 

Oltre ad una fiscalità morbida, questi Paesi vengono scelti sempre più spesso dai pensionati italiani anche per il costo della vita, nettamente inferiore al nostro.

 

Le migrazioni previdenziali riguardano per lo più pensionati “benestanti”: a Cipro, la retribuzione media è di 5.418 euro; in Portogallo 2.500 euro; a  Malta oltre i 2.100 euro.

 

Il trend dei migranti previdenziali verso queste nazioni è in aumento, seppur, secondi dati INPS, il numero maggiore di accrediti è ancora rivolto verso le terre di conquista dei nostri migranti che partirono alla ricerca di un lavoro,  stanziati,  nel corso dei decenni, in  Canada (54 mila pensioni), Germania (52 mila), passando per Australia e Francia (44mila), fino al Brasile (8 mila).

 

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Foto https://pixabay.com/it/photos/senior-anziani-persone-coppia-3336451/

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