Per chi sventola la bandiera? Cinema e gay: il secondo tempo visto da Davide
dì Davide Rizzo (Twitter @HuertDeAuteuil)
per I Fatti Capitali (Twitter @ifatticapitali)
“Nel primo tempo” sul rapporto fra cinema e omosessualità, Davide ha ripercorso la storia di Hollywood. Dopo la pausa da “Happy Hippo”, torna ad analizzare questo complesso rapporto, rivolgendo il suo sguardo verso l’attualità: dalle polemiche che hanno coinvolto Netflix , agli stereotipi utilizzati ancora oggi, denunciando la totale mancanza di alcune figure, scarsamente rappresentate tanto dal grande schermo quanto dalle serie tv: dai transessuali al gender non conforming. (ndr)
Io sono gay ma al contrario di tutti i gay che crescendo ho visto nei film non sono attratto da ogni esemplare maschile che incontro, non me ne intendo di moda, non ascolto solo musica pop e non passo le mie giornate aspettando che una mia amica etero mi chieda aiuto per scegliere l’outfit da indossare ad un appuntamento. Sono forse un po’ effemminato ma non tutti gli omosessuali sono cosi.
Nonostante tutto però io, in quanto maschio bianco omosessuale, non posso neanche lamentarmi perché, seppur in modo falsato, la mia categoria è abbastanza presente in film e serie tv. Non possono dire la stessa cosa le donne gay (generalmente confuse dagli sceneggiatori coi motocicliste, vi giuro che esistono anche lesbiche coi capelli lunghi che non vanno in giro con la giacca di pelle), bisessuali di solito rappresentati come dipendenti dal sesso, totalmente estranei alla monogamia o confusi che non sanno per quale squadra giocare. Persone transessuali, pansessuali, asessuali o gender non conforming? Error 404 la pagina che stai cercando non esiste.
Il modo in cui la società ci vede e successivamente rappresentata è completamente distaccato dalla realtà e disumanizza milioni di persone. Essere gay non è un tratto della personalità. La nostra sessualità condiziona la nostra vita ed è una parte importante delle nostre storie ma non è l’unica caratteristica che possediamo. Non ci definisce al 100%.
Gli stereotipi con cui ci rappresentano non fanno altro che rafforzare una serie di pregiudizi già radicati nella società e questo inevitabilmente porta a discriminazioni. Questi preconcetti non solo condizionano il mondo in cui le persone estranee alle nostre realtà ci vedono, ma falsano anche la concezione che abbiamo di noi stessi. Io da piccolo non mi sono mai rivisto al 100% in niente di quello che mi circondava.
Tutti gli omosessuali che vedevo in tv erano l’opposto di quello che ero io e lontani anni luce da quello che volevo diventare.
Vivendo in una città in cui la comunità LGBT purtroppo non può sempre vivere alla luce del sole, forse se da piccolo avessi visto almeno in tv un sola persona che aveva i miei stessi dubbi, le mie stesse paure, i miei interessi e le mie caratteristiche, mi sarei sentito meno solo e il processo di accettazione sarebbe stato più facile sia per me che per tutte le persone che mi circondano. Una rappresentazione veritiera e completa è importante e necessaria anche per educare ed informare chi non è colpito in prima persona da quelle determinate circostanze. Dubito che l’italiano medio di sua spontanea volontà si informi su cos’è la disforia di genere o sulla demisessualità, è molto più facile e probabile che impari qualcosa stando sul divano con in mano un pacco di patatine.
Quindi ci sono troppi gay nei film? No. Potrei annoiarvi con decine di statistiche per dimostrarvi che non è cosi ma non lo faro, mi fido del vostro spirito di osservazione. Se davvero pensate che i media si stiano concentrando esclusivamente sulle storie omosessuali evidentemente siete cosi abituati a vedere film incentrati sull’amore uomo-donna che notate e ricordate solo la manciata di film che spezzano questi schemi… o avete un coinquilino che guarda esclusivamente Chiamami col tuo nome. In entrambi casi non sono problemi miei, se accendete il televisore troverete sicuramente un film che soddisfi le vostre etero-aspettative.
Vogliamo soltanto che la società smetta di negare la nostra esistenza. Lasciateci in pace Lasciate in pace Netflix.
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Foto https://pixabay.com/it/photos/bandiera-pride-lgbt-arcobaleno-4552833/