Scandalizzati dai negazionisti ma nessuno li ha fermati e tutti ne parlano

 




 

La manifestazione di Roma organizzata dall’Associazione “Popolo delle mamme”, nata su facebook ma ancora sprovvista di una struttura ufficiale e tesa ad opporsi all’abrogazione delle leggi “Lorenzin e Azzolina”, è stata rilevante per due motivi:

 

  • il primo riguarda l’incapacità atavica di esporci e fare comunità, motivo per il quale non abbiamo fortunatamente osservato le strade della capitale occupate dalle folle oceaniche viste in Germania o Gran Bretagna;

 

  • la seconda riguarda la politica e le istituzioni, sempre più pericolosamente vicine al comportamento degli utenti social che non a quello degli amministratori.

 

Sul primo punto siamo di fronte a un fatto incontrovertibile: 2.000 persone non sono letteralmente “niente” nel complesso, articolato mondo delle manifestazioni “No Mask” che ha invaso il mondo in queste settimane. Ciò nonostante, il gruppo di negazionisti italiani sembra essere più nutrito di quanto fisicamente non si presenti agli occhi del Paese.

In ogni caso la stampa e i social hanno deciso di dare risalto all’evento e dunque, da par loro, gli organizzatori possono dichiararsi soddisfatti. Se la legge è sempre quella che rimanda al “purché se ne parli” l’obiettivo è stato raggiunto. La lezione del grillismo forse non è ancora stata ben assorbita.

 



 

Spostandoci su un altro piano, preoccupa la modalità di gestione della politica e delle istituzioni che hanno passato il weekend a lamentarsi dell’evento ma nel concreto – a differenza di altri Governi che, come ricordato da Marco Taradash, hanno disperso la folla  – si sono limitati a scrivere qualche tweet e cercare la frase a effetto capace di fare presa sulla parte più spaventata del loro elettorato.

All’interno del gruppo Telegram “delle mamme”, oltre alle indicazioni con i punti di ritrovo e partenza, durante la giornata sono state postate foto e video in cui venivano immortalati i manifestanti senza mascherina su tram e metro, comodamente seduti accanto a passeggeri increduli e senza uno straccio di controllo da parte delle forze dell’ordine che, a termine di legge, li avrebbero potuti multare.

Sarà quel che sarà ma la metro resta il mezzo principe per raggiungere una manifestazione al centro di Roma. Al Prefetto potrebbero essere dunque fatte due domande:

  1. Perché è stata autorizzata la manifestazione?
  2. Perché non si è rafforzato il controllo dei mezzi pubblici, dove la mascherina è d’obbligo?

 

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foto https://pixabay.com/it/photos/maschera-maschera-viso-5503419/

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