Televisita: è già scontro fra Regioni e Federazione dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
dì @GuidaLor
Le restrizioni del lockdown e le norme di prevenzione per evitare la trasmissione del sars-cov-2, accelerano l’ingresso della televisita nel quotidiano dei cittadini e si traducono nei numeri delle sperimentazioni portate avanti dalle strutture ospedaliere negli ultimi docdici mesi (+35%).
<Dottore sono connesso> si prepara a sostituire il vecchio <dica 33> ma la strada verso l’innovazione rischia di essere, come sempre, un percorso accidentato: mancanza di dialogo fra le parti e burocrazia che si adegua ai tempi, facendosi sabbia per fermare gli ingranaggi del futuro.
La richiesta delle regioni per la regolamentazione del rapporto medico-paziente rispetto al consulto, al monitoraggio e alla prescrizione dei farmaci via web cam, è arrivata sul tavolo del Governo con la manifesta contrarietà della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNMCeO).
Il documento all’attenzione del Ministro della Salute, Roberto Speranza, prevede l’erogazione della televisita solo per prestazioni ambulatoriali che non richiedano l’esame obiettivo del paziente (ispezione, palpazione, percussione, auscultazione), oltre a una serie di adempimenti burocratici fra i quali l’adesione preventiva al trattamento dei dati.
L’insolita velocità dell’azione politica trova il freno a mano tirato da Filippo Anelli, Presidente FNMCeO, ente che rappresenta 450.000 professionisti del settore, e lamenta, attraverso comunicazione ufficiale, la mancata apertura di un tavolo per il confronto sulla regolamentazione.
Secondo Anelli la proposta dalle regioni inciderebbe “in questioni di pertinenza professionale degli ordini e oggetto di articoli del codice di Deontologia”.
In sostanza, oltre a un problema burocratico e di privacy, la deontologia medica attuale rispetto al tema delle tecnologie informatiche contempla il monitoraggio ma non il rilascio di certificati, per una pratica che può avvenire soltanto a seguito di un controllo oggettivo del paziente.
Digitalizzazione e nuove tecnologie vs burocrazia e rispetto delle procedure: scontro epico che rischia di fare molti feriti. Chiamiamo un medico?